L’Associazione Arma Aeronautica ha partecipato con il suo “labaro” alla cerimonia di intitolare una piazza a Lammari in memoria dei diciannove caduti a Nassiriya e a loro dedica un pensiero.
“Sono già passati cinque anni da quando l’Italia intera piangeva per quella strage compiuta in Nassiriya. Tutti abbiamo pianto per quei ragazzi, ci siamo stretti intorno alle loro famiglie, ci siamo commossi per i bambini rimasti orfani, delle mogli rimaste vedove, delle madri che hanno perso i loro figli, abbiamo scoperto in quei giorni che l’Italia ama i “Servitori dello Stato, e non i servi dello stato”, Il vangelo chiama Beati gli operatori di pace. Essi sicuramente ne fanno già parte. L’oblio fa parte dei vigliacchi e noi non li dimenticheremo, e saremo sempre accanto a loro.
Questa targa ricordi per sempre che, Forse la loro morte ha risvegliato negli italiani un senso nazionale e che sono stati buoni per fornire ai giovani un esempio, Forse ci siamo resi conto che erano ad aiutare dei popoli che vivono nell’indigenza più completa e devono essere aiutati. Forse ci siamo accorti che non si sono sacrificati per timore di pena o speranza di ricompensa, ma per intima convinzione… Forse!
Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato e trascurano il presente.
L’Associazione Arma Aeronautica dedica una preghiera e un ultimo saluto ai 19 eroi di Nassirya: “Dio degli eserciti, accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo di cielo, che lo riserbi ai martiri ed agli eroi.”
Il Presidente
Brunaldo Iacomini